L’ospedale virtuale del futuro: in Cina, l’AI evolve per la cura dei pazienti
Un innovativo progetto in Cina sta sviluppando un ospedale virtuale autonomo e auto-evolutivo, con l’obiettivo di renderlo pubblico nel 2025.
A confermarlo è Yang Liu, professore del Dipartimento di Informatica e Tecnologia dell'Università di Tsinghua e co-responsabile della ricerca sul progetto "Agent Hospital". Il concetto di ospedale virtuale, sviluppato dai ricercatori dell’Istituto per la Ricerca sull'Industria dell'Intelligenza Artificiale (AIR) dell'università, simula il ciclo del processo di cura ospedaliero, dalla comparsa della malattia al follow-up. L'istituto afferma che questo sia il primo progetto di questo tipo a livello globale. I risultati iniziali della ricerca sono stati pubblicati a maggio su arXiv, il repository di articoli di ricerca open access dell'Università di Cornell.
Tutti gli attori virtuali nell’ospedale Agent Hospital, inclusi pazienti, infermieri e medici, sono generati tramite un modello linguistico di grandi dimensioni (LLM). Questi personaggi virtuali rappresenteranno persone reali quando il sistema sarà reso pubblico, nel primo trimestre dell’anno prossimo.
Per realizzare il concetto di ospedale virtuale, i ricercatori hanno proposto un metodo di progettazione chiamato MedAgent-Zero, che consente ai medici virtuali di apprendere continuamente e migliorare le loro capacità cliniche attraverso l’interazione con i pazienti, la revisione della letteratura medica e l’accumulo di esperienza nel trattare casi di successo e insuccesso.
I risultati della ricerca hanno mostrato che, utilizzando questo metodo innovativo, i medici AI hanno raggiunto una precisione dell'88%, 95,6% e 77,6% – rispettivamente – nell'esaminare, diagnosticare e trattare i pazienti.
I medici virtuali sono in grado di completare la diagnosi e il trattamento di decine di migliaia di pazienti in pochi giorni, un compito che normalmente richiederebbe almeno due anni a un medico umano.
Inoltre, un medico virtuale ha raggiunto una precisione del 93% nel rispondere a una sezione del dataset MedQA, che si basa principalmente sull'esame di abilitazione medica degli Stati Uniti (USMLE) e include domande su malattie respiratorie.
Come parte dello sviluppo, i ricercatori prevedono di ampliare la copertura delle malattie trattabili e di estendere la piattaforma ad altri reparti medici. Al momento, la piattaforma virtuale ospita 42 medici AI suddivisi in 21 reparti, tra cui emergenza, respiratorio e cardiologia.
Inoltre, è previsto l’inserimento di nuove funzionalità, come le promozioni nelle posizioni mediche, i cambiamenti nella distribuzione delle malattie nel tempo e la gestione delle cartelle cliniche storiche dei pazienti.
È anche previsto un miglioramento nell’ottimizzazione del modello linguistico di base: attualmente vengono utilizzate le versioni 3.5 e 4 del modello ChatGPT di OpenAI.
Sempre in Cina, esistono anche altri esempi virtuosi simili: dei progetti di ricerca stanno sviluppando modelli LLM medici per il supporto alle decisioni cliniche. Un’iniziativa presso la Scuola di Medicina dell'Università di Tongji ha creato un modello chiamato MedGo, che è stato addestrato utilizzando 6.000 libri di testo medici ed è stato successivamente integrato e utilizzato presso l’Ospedale Est di Shanghai.
Un istituto focalizzato sull’Intelligenza Artificiale sotto l'Accademia delle Scienze Cinese, uno dei principali centri di ricerca nazionali del paese, ha introdotto all'inizio di quest’anno il chatbot CARES Copilot, basato sul modello Llama 2 di Meta, che assiste i medici nel processo di diagnosi e trattamento.
Fonte: Healthcare IT News. Leggi qui l’articolo originale.