Il ruolo emergente dell’ IA per il controllo proattivo del dolore chirurgico
Una valutazione precisa del dolore chirurgico è essenziale per la gestione ottimale del recupero post-operatorio: spesso, pazienti sedati o intubati non sono in grado di comunicare la propria sofferenza, rendendo necessario un sistema oggettivo e automatizzato.
Un team di scienziati sudcoreani ha così sviluppato un sistema innovativo basato sull’IA capace di monitorare e interpretare parametri fisiologici rilevanti nel corso dell’intervento e di misurare con precisione il livello di dolore durante e dopo la procedura chirurgica.
Il modello, che tiene conto di variazioni del volume sanguigno, frequenza cardiaca e pressione arteriosa, sta raggiungendo risultati promettenti.
Lo studio, che ha coinvolto 242 pazienti chirurgici, ha permesso di identificare sei variabili chiave che sarebbero in grado di predire la presenza di dolore intraoperatorio e post-operatorio.
Tra i parametri emersi come particolarmente rilevanti figurano due nuovi indicatori: la variabilità del limite superiore della pressione sistolica e l’ampiezza del polso, finora poco considerati nei modelli standard.
I risultati, pubblicati sulla rivista “NPJ Digital Medicine”, mostrano che il sistema ha eguagliato l’efficacia dei metodi tradizionali nella valutazione durante l’intervento (83% di accuratezza) ed ha ottenuto una performance nettamente superiore nel dopo intervento, con un tasso di precisione del 93% rispetto al 58% dei modelli convenzionali.
Sebbene l’Asan Medical Center avesse già sviluppato un sistema basato sul battito cardiaco, mancava finora uno strumento in grado di garantire una misurazione affidabile e standardizzata anche dopo l’intervento e il nuovo modello AI potrebbe rappresentare un importante passo avanti verso un approccio personalizzato, con ricadute concrete anche in ambito ambulatoriale, nella valutazione post-dimissione o nei follow-up a distanza.
E non è l’unico esempio virtuoso dei miglioramenti permessi dall’intelligenza artificiale in questo campo: dall'Australia arriva PainChek, una delle prime applicazioni mobili pensate per la valutazione del dolore in anziani e bambini. Integrando sistemi di riconoscimento facciale e algoritmi AI, la piattaforma consente una misurazione oggettiva dell'intensità del dolore. Già disponibile in Australia e in Europa, l'app è in attesa di approvazione da parte della Food and Drug Administration negli Stati Uniti.
In Giappone, NEC Corporation ha sviluppato uno strumento digitale che sfrutta l'intelligenza artificiale per identificare in modo automatico le possibili cause del dolore lombare cronico, semplificando così il percorso diagnostico.
Parallelamente, la realtà virtuale si sta affermando come nuova frontiera nella terapia del dolore. Negli Stati Uniti, AppliedVR ha introdotto un dispositivo VR prescrivibile per la gestione del dolore lombare cronico, mentre XRHealth propone un programma basato su giochi in realtà virtuale, pensato per aiutare i pazienti a convivere meglio con il dolore.
Fonte: Mobi Health News. Leggi qui l’articolo originale.