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Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0, cosa ci aspetta

Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0, cosa ci aspetta

17 Aprile 2024

Dal 24 ottobre 2023, il Decreto Ministero Salute del 7/9/2023 ha introdotto il Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0, portando significative novità nell'ambito della gestione dei dati personali nel settore sanitario. Questa normativa avrà un impatto significativo sui cittadini, gli operatori sanitari e gli enti responsabili della gestione della sanità, soprattutto quando il sistema sarà pienamente operativo nel 2026, come previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Una delle principali innovazioni è la stretta integrazione tra il FSE 2.0 e l'ecosistema della telemedicina, grazie alla creazione di un'infrastruttura nazionale per l'interoperabilità. Questa connessione permetterà una migliore gestione dei servizi sanitari a livello territoriale e domiciliare, sfruttando al massimo le potenzialità del FSE.

La storia del FSE è stata caratterizzata da cambiamenti significativi, rappresentativi della complessa evoluzione della sanità digitale in Italia. Il DM del 7/9/2023 segna una svolta, focalizzandosi principalmente sull'utilizzo del FSE 2.0 per scopi legati alla cura, alla prevenzione e alla profilassi internazionale, mentre altri aspetti come la ricerca scientifica e il governo sanitario sono stati temporaneamente lasciati in secondo piano.

Il governo precedente aveva previsto di introdurre contemporaneamente il FSE 2.0 e l'Ecosistema dei Dati Sanitari (EDS), ma il cambiamento di amministrazione ha portato a una revisione dell'approccio, con un maggiore emphasis sul coinvolgimento delle Regioni e un'attuazione graduale delle innovazioni previste.

Il DM del 7/9/2023 è il risultato di una stretta collaborazione tra il Ministero della Salute e l'Ufficio del Garante, con particolare attenzione alla protezione dei dati personali. La normativa definisce chiaramente i ruoli e le responsabilità dei soggetti coinvolti nel trattamento dei dati sanitari e stabilisce rigorose misure di sicurezza per garantire la protezione delle informazioni sensibili.

Tra i principali punti del DM ci sono la definizione dei documenti facenti parte del FSE 2.0, la centralità dell'assistito nel controllo dei propri dati personali, i modelli architetturali per le infrastrutture del FSE 2.0, i ruoli e le responsabilità dei soggetti coinvolti e le misure di sicurezza da adottare.

L'Allegato A del DM delinea in dettaglio i contenuti dei dati e dei documenti del FSE 2.0, tra cui il Profilo Sanitario Sintetico, che riassume la storia clinica dell'assistito, e il taccuino personale dell'assistito, che consente all'utente di inserire e gestire i propri dati e documenti.

La protezione dei dati personali è un elemento centrale del DM, che prevede il consenso esplicito dell'assistito per il trattamento dei propri dati e garantisce il diritto di accesso, rettifica e aggiornamento delle informazioni. In caso di emergenza, gli operatori sanitari possono accedere ai dati del FSE 2.0 solo per il tempo strettamente necessario a fornire le cure necessarie.

La normativa definisce anche i ruoli e le responsabilità dei diversi attori coinvolti nel trattamento dei dati, tra cui le aziende sanitarie locali, le strutture sanitarie pubbliche e private e il Ministero della Salute. Tutti i soggetti sono tenuti a implementare misure di sicurezza adeguate per proteggere le informazioni sensibili e garantire la conformità alle normative sulla privacy.

In conclusione, il DM del 7/9/2023 rappresenta un importante passo avanti verso una gestione più efficiente e sicura dei dati sanitari in Italia, con particolare attenzione alla protezione della privacy e alla centralità dell'assistito nel controllo delle proprie informazioni personali.

Fonte: Agenda Digitale. Leggi qui l’articolo originale.